ETF: cosa sono e come comprarli?
Gli ETF sono entrati con forte impeto nel mondo degli investimenti e hanno riscosso enorme consenso da parte degli investitori in poco tempo. Stando alle statistiche di fine 2018, gli ETF hanno raccolto 3,5 trilioni di dollari stando ai dati dell’Investment Company Institute. La popolarita’ degli ETF e’ dovuta alle loro caratteristiche uniche.
Che cos’e’ un ETF?
L’ETF è una particolare tipologia di fondo d’investimento o Sicav con due principali caratteristiche:
- è negoziato in Borsa come un’azione;
- ha come unico obiettivo d’investimento quello di replicare l’indice al quale si riferisce (benchmark) attraverso una gestione totalmente passiva.
ETF e’ un acronimo che sta per:
- ET = Exchange-Traded, ovvero gli ETF vengono scambiati sui maggiori mercati azionari, come il New York Stock Exchange ed il Nasdaq. Lo scambio avviene esattamente come per un’azione;
- F = Fund, ovvero l’ETF e’ una collezione di decine, centinaia o talvolta migliaia di azioni o bonds in un singolo fondo. Se si e’ mai investito in un mutual fund (ad esempio, un index fund) allora l’investire in ETF sara’ molto familiare per quanto concerne diversificazione e costi.
Questo strumento riassume in sé le caratteristiche proprie di un fondo e di un’azione, consentendo agli investitori di sfruttare i punti di forza di entrambi gli strumenti:
- diversificazione e riduzione del rischio proprie dei fondi;
- flessibilità e trasparenza informativa della negoziazione in tempo reale delle azioni.
Perche’ investire in un ETF anziche’ in azioni o bonds?
- Meno rischi – Contiene gia’ al suo interno un insieme di azioni o bonds. Se una singola azione o bond nella collezione sta andando male, vi e’ una buona possibilita’ che un’altra sta invece andando bene, il che aiuta a diversificare e minimizzare le perdite. Al contrario, con le azioni quando una va male dobbiamo essere noi ad aver diversificato altrimenti ci prendiamo il 100% del rischio;
- Meno sforzi – La selezione di azioni e bonds e’ fatta da un Fund Manager professionista. E’ pero’ importante capire bene qual e’ l’obiettivo di questo strumento (ovvero, crescita oppure consolidamento) prima di investirci. Coloro che vogliono andare piu’ nel dettaglio possono anche valutare le singole azioni o bonds incluse nell’exchange-traded fund prima di acquistarlo, ma non e’ necessario seguirle tutte e tener traccia dei singoli andamenti;
- Costi bassi – Ogni exchange-traded fund e’ caratterizzato da basse Commissioni Totali Annue in virtu’ della gestione totalmente passiva. Le commissioni annue sono pagate in proporzione al periodo di detenzione dell’ETF e sono trattenute ogni giorno, per la quota parte di competenza, dal gestore dell’ETF.
Qual e’ l’investimento minimo di un ETF?
Il lotto minimo di negoziazione e’ pari a 1 azione/quota di fondo.
Come si compra un ETF?
L’ordine di acquisto/vendita va inoltrato attraverso la propria Banca/Sim utilizzando i canali classici (internet, sportello, promotore finanziario, call center, ecc.).
Gli ETF pagano proventi periodici?
I dividendi che l’exchange-traded fund incassa a fronte delle azioni detenute nel proprio patrimonio (inclusi, quindi, i proventi del loro reinvestimento) possono essere distribuiti periodicamente agli investitori o integrati stabilmente nel patrimonio dell’ETF stesso. In entrambi i casi, il beneficiario e’ solo l’investitore.
Gli ETF possono fallire?
Gli exchange-traded fund sono, a seconda dello strumento, o Fondi Comuni di Investimento oppure Sicav che, come noto, hanno un patrimonio separato rispetto a quello delle società che ne hanno curato o curano le attività di costituzione, gestione, amministrazione, marketing, ecc. Pertanto, essi non sono esposti a un rischio di insolvenza (e di conseguenza non richiedono un rating) neppure nel caso in cui le società appena menzionate risultino insolventi. Si rammenta che gli exchange-traded fund sono invece ovviamente esposti al rischio che le azioni, le obbligazioni e gli altri strumenti in cui è investito il loro patrimonio perda valore.