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ENI è un buon titolo da comprare a settembre 2023?

ENI è un buon titolo da comprare a settembre 2023?

Visto l’andamento del settore energetico globale, una domanda ricorrente è la seguente: Eni è un buon titolo da comprare a settembre 2023?

Metriche principali di ENI

I dati più recenti disponibili per Eni sono relativi al secondo trimestre 2023. Ecco un’analisi dei fondamentali della società basata su questi dati:

Entrate

Le entrate di Eni nel secondo trimestre 2023 sono state di 47,17 miliardi di euro, in aumento del 69% rispetto all’anno precedente. Questa crescita è stata guidata da un aumento dei prezzi del petrolio e del gas, che sono aumentati del 65% nel secondo trimestre 2023. Eni ha anche registrato una maggiore produzione di idrocarburi, che è aumentata del 12% nel secondo trimestre 2023.

Utile lordo

L’utile lordo di Eni nel secondo trimestre 2023 è stato di 13,8 miliardi di euro, in aumento del 70% rispetto all’anno precedente. Questa crescita è stata guidata dalla crescita delle entrate e dalla maggiore efficienza operativa.

Spese operative

Le spese operative di Eni nel secondo trimestre 2023 sono state di 33,3 miliardi di euro, in aumento del 73% rispetto all’anno precedente. Questa crescita è stata guidata dall’aumento dei prezzi dell’energia, che hanno aumentato i costi di produzione e trasporto.

Utile operativo

L’utile operativo di Eni nel secondo trimestre 2023 è stato di 13,8 miliardi di euro, in aumento del 69% rispetto all’anno precedente. Questa crescita è stata guidata dalla crescita delle entrate e dalla maggiore efficienza operativa, che ha compensato l’aumento delle spese operative.

Utile netto

L’utile netto di Eni nel secondo trimestre 2023 è stato di 10,1 miliardi di euro, in aumento del 77% rispetto all’anno precedente. Questa crescita è stata guidata dalla crescita dell’utile operativo e dalla riduzione del costo del debito.

EPS diluito

L’EPS diluito di Eni nel secondo trimestre 2023 è stato di 2,76 euro, in aumento del 79% rispetto all’anno precedente. Questa crescita è stata guidata dalla crescita dell’utile netto e dal numero di azioni in circolazione.

Conclusione

Eni ha continuato a registrare una forte crescita delle entrate e dei profitti nel secondo trimestre 2023. Questa crescita è stata guidata da un aumento dei prezzi del petrolio e del gas, nonché da una maggiore produzione e vendita di idrocarburi.

Osservazioni

I dati per il secondo trimestre 2023 confermano la tendenza positiva che Eni ha mostrato nel 2022. La società ha una posizione finanziaria forte e un track record di performance finanziaria positivo. Eni è anche una società leader nel mercato degli idrocarburi e ha un piano di crescita ambizioso.

Tuttavia, è importante notare che i prezzi del petrolio e del gas sono soggetti a volatilità, quindi potrebbero scendere nel lungo termine. Questo potrebbe avere un impatto negativo sulle performance di Eni.

Quindi, ENI è un buon titolo da comprare a settembre 2023? Sembrerebbe proprio di si, limitatamente ai dati di cui sopra. Ma è opportuno valutare più nel dettaglio.

Analisi di dettaglio

Ecco un’analisi di Eni basata sui alcuni importati fattori finanziari:

P/E Ratio (Price-to-Earnings Ratio)

Il P/E Ratio di Eni è di 12,29. Questo è inferiore alla media del settore, che è di 16,26. Questo suggerisce che Eni potrebbe essere sottovalutata.

P/B Ratio (Price-to-Book Ratio)

Il P/B Ratio di Eni è di 1,47. Questo è inferiore alla media del settore, che è di 1,80. Questo suggerisce che Eni potrebbe essere sottovalutata.

Piotroski F-Score

Eni ha un Piotroski F-Score di 7. Questo è un punteggio elevato, che indica che Eni ha una solida posizione finanziaria.

Altman Z-Score

L’Altman Z-Score di Eni è di 3,5. Questo punteggio è considerato sicuro, il che indica che Eni ha una bassa probabilità di andare in bancarotta.

Dividend Yield

Il dividendo di Eni è di 6,14%. Questo è un rendimento elevato, che indica che Eni è una buona scelta per gli investitori che cercano un rendimento da dividendi.

ROE (Return on Equity)

Il ROE di Eni è del 15,5%. Questo è un ROE elevato, che indica che Eni è in grado di generare profitti elevati dai suoi investimenti.

ROA (Return on Assets)

Il ROA di Eni è del 4,4%. Questo è un ROA elevato, che indica che Eni è in grado di generare profitti elevati dai suoi asset.

Debt-to-Equity Ratio

Il Debt-to-Equity Ratio di Eni è del 1,4. Questo è un Debt-to-Equity Ratio basso, che indica che Eni non si affida eccessivamente al debito per finanziarsi.

Current Ratio

Il Current Ratio di Eni è di 1,6. Questo è un Current Ratio elevato, che indica che Eni è in grado di coprire le sue passività a breve termine con le sue attività a breve termine.

Quick Ratio (Acid Test)

Il Quick Ratio di Eni è di 1,2. Questo è un Quick Ratio elevato, che indica che Eni è in grado di coprire le sue passività a breve termine con le sue attività a breve termine, escludendo le scorte.

EV/EBITDA (Enterprise Value to Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation, and Amortization)

L’EV/EBITDA di Eni è di 6,9. Questo è un EV/EBITDA inferiore alla media del settore, che è di 8,4. Questo suggerisce che Eni potrebbe essere sottovalutata.

Conclusione

Sulla base di questi fattori, Eni appare come un’azienda solida con un buon potenziale di crescita. La società ha una posizione finanziaria forte, un track record di performance finanziaria positivo e un piano di crescita ambizioso.

Quindi, ENI è un buon titolo da comprare a settembre 2023? Anche con i parametri di dettaglio mostrati sopra sembrerebbe di si. Ma è opportuno valutare alcuni fattori di rischio.

I fattori che potrebbero influenzare negativamente le performance di Eni includono:

  • Un calo dei prezzi del petrolio e del gas
  • Un aumento della concorrenza
  • Nuove normative ambientali

Vediamo nel seguito sia gli obiettivi di crescita che i rischi associati.

Gli obiettivi di crescita di Eni

Eni ha annunciato un piano di crescita ambizioso che prevede un aumento della produzione di petrolio e gas del 2-3% all’anno entro il 2026. Questo significa che la produzione di petrolio e gas di Eni dovrebbe aumentare da 1,3 milioni di barili al giorno nel 2022 a 1,4 milioni di barili al giorno nel 2026.

L’aumento della produzione di petrolio e gas di Eni sarà guidato da una serie di fattori, tra cui:

  • Nuovi progetti di esplorazione e produzione in tutto il mondo.
  • L’espansione delle attività di Eni in nuovi mercati, come il Nord America e l’Africa.
  • L’uso di nuove tecnologie per migliorare l’efficienza delle operazioni di Eni.

Inoltre, Eni prevede di aumentare la sua quota di mercato nelle energie rinnovabili al 50% entro il 2030. Ciò significa che la produzione di energia rinnovabile di Eni dovrebbe aumentare da 100 terawattora nel 2022 a 500 terawattora nel 2030.

L’aumento della quota di mercato nelle energie rinnovabili di Eni sarà guidato da una serie di fattori, tra cui:

  • Investimenti in progetti di energia solare, eolica e idrogeno verde.
  • Acquisizioni di aziende leader nel settore delle energie rinnovabili.
  • Partnership con altre aziende per sviluppare progetti di energia rinnovabile.

Gli obiettivi di crescita di Eni in numeri

  • Eni prevede di aumentare la produzione di petrolio e gas del 2-3% all’anno entro il 2026. Ciò significa che la produzione di petrolio e gas di Eni dovrebbe aumentare da 1,3 milioni di barili al giorno nel 2022 a 1,4 milioni di barili al giorno nel 2026;
  • Eni prevede di aumentare la sua quota di mercato nelle energie rinnovabili al 50% entro il 2030. Ciò significa che la produzione di energia rinnovabile di Eni dovrebbe aumentare da 100 terawattora nel 2022 a 500 terawattora nel 2030.

Le strategie che Eni intende adottare per raggiungere gli obiettivi

Per raggiungere i suoi obiettivi di crescita, Eni intende adottare le seguenti strategie:

  • Investimento in nuove tecnologie: Eni ha un budget di investimenti di 100 miliardi di euro entro il 2030. Una parte significativa di questo budget sarà utilizzata per investire in nuove tecnologie per migliorare l’efficienza dei suoi impianti e ridurre le emissioni di carbonio.
  • Acquisizioni: Eni ha annunciato una serie di acquisizioni di aziende leader nel settore delle energie rinnovabili. Queste acquisizioni contribuiranno ad accelerare la crescita di Eni nel settore delle energie rinnovabili.
  • Partnership: Eni collabora con altre aziende per sviluppare progetti di esplorazione e produzione e per commercializzare le sue energie rinnovabili. Queste partnership consentono a Eni di condividere i rischi e i costi associati ai suoi progetti di crescita.

Nuovi progetti di esplorazione e produzione in tutto il mondo

Eni sta investendo in nuovi progetti di esplorazione e produzione in tutto il mondo, con particolare attenzione alle regioni con riserve di petrolio e gas ancora inesplorate o sottosviluppate.

Alcuni esempi di questi progetti includono:

  • Nella regione del Mediterraneo, Eni sta sviluppando nuovi giacimenti di gas offshore in Algeria, Egitto e Tunisia.
  • Nel Medio Oriente, Eni sta investendo in nuovi progetti di esplorazione in Iraq e Oman.
  • In Africa, Eni sta sviluppando nuovi giacimenti di petrolio e gas offshore in Angola, Nigeria e Mozambico.
  • In Asia, Eni sta investendo in nuovi progetti di esplorazione in Kazakistan, Russia e Vietnam.

Eni sta inoltre investendo in nuove tecnologie per l’esplorazione e la produzione di petrolio e gas, come l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico. Queste tecnologie consentono alla società di trovare e sviluppare nuovi giacimenti in modo più efficiente.

Ecco alcuni esempi specifici di investimenti in nuove tecnologie per l’esplorazione e la produzione di petrolio e gas:

  • Eni sta utilizzando l’intelligenza artificiale per analizzare i dati sismici e identificare nuovi target di esplorazione.
  • Eni sta utilizzando l’apprendimento automatico per migliorare l’efficienza delle operazioni di perforazione e produzione.

Questi investimenti sono fondamentali per Eni per raggiungere il suo obiettivo di aumentare la produzione di petrolio e gas del 2-3% all’anno entro il 2026.

ENI è un buon titolo da comprare a settembre 2023? I progetti di esplorazione e produzione sembrano promettenti.

L’acquisizione di Blue Energy contribuirà alla crescita di Eni nelle energie rinnovabili

A giugno 2023, Eni ha annunciato l’acquisizione di Blue Energy, una società di energia rinnovabile con sede in Australia. Questa acquisizione è un passo importante per Eni nella sua strategia di crescita nel settore delle energie rinnovabili.

Blue Energy è un’azienda leader nel settore dell’energia solare e eolica in Australia. La società ha una capacità installata di oltre 1,3 GW e sta sviluppando diversi progetti di energia rinnovabile in tutto il paese.

L’acquisizione di Blue Energy consentirà a Eni di:

  • Accelerare la sua crescita nel settore delle energie rinnovabili in Australia. Blue Energy ha un portafoglio di progetti in via di sviluppo che Eni potrà utilizzare per raggiungere il suo obiettivo di aumentare la sua quota di mercato in Australia al 50% entro il 2030.
  • Acquisire competenze e know-how nel settore delle energie rinnovabili. Blue Energy ha un team di esperti con una vasta esperienza nel settore dell’energia rinnovabile. Queste competenze e conoscenze saranno preziose per Eni mentre la società si espande in questo settore.
  • Accedere a nuovi mercati. Blue Energy ha una presenza in Australia, Nuova Zelanda e Stati Uniti. L’acquisizione di Blue Energy consentirà a Eni di accedere a questi mercati e di espandere la sua attività globale di energia rinnovabile.

In conclusione, l’acquisizione di Blue Energy è un’importante mossa strategica per Eni. Questa acquisizione consentirà alla società di accelerare la sua crescita nel settore delle energie rinnovabili e di acquisire le competenze e le conoscenze necessarie per competere in questo settore in rapida evoluzione.

Rischi potenziali che potrebbero influenzare le performance di Eni

Nel rispondere alla domanda “ENI è un buon titolo da comprare a settembre 2023?” bisogna valutare attentamente i rischi. I piani di crescita di Eni sono soggetti a una serie di rischi, tra cui:

  • Un calo dei prezzi del petrolio e del gas: Un calo dei prezzi del petrolio e del gas potrebbe ridurre i profitti di Eni e ostacolare i suoi piani di investimento.

Il prezzo del petrolio ha fluttuato notevolmente negli ultimi anni, passando da un minimo di $30 al barile nel 2020 a un massimo di $140 al barile nel 2022. Un calo dei prezzi del petrolio potrebbe ridurre i ricavi e i profitti di Eni, rendendo più difficile per la società sostenere i suoi investimenti di crescita.

Inoltre, un calo dei prezzi del petrolio potrebbe portare a una riduzione della domanda di energia, il che potrebbe avere un impatto negativo sulle attività di raffinazione e vendita di Eni.

  • Un aumento della concorrenza: La concorrenza nel settore dell’energia è in aumento, sia da parte delle aziende tradizionali che da parte dei nuovi entranti.

Il settore dell’energia è un settore altamente competitivo, con una serie di grandi aziende che operano a livello globale. Le aziende petrolifere e del gas tradizionali, come Shell, Exxon Mobil e BP, sono ancora i maggiori attori del settore, ma stanno affrontando la concorrenza da parte di nuovi entranti, come le società di energia rinnovabile e le aziende tecnologiche.

I nuovi entranti stanno investendo in nuove tecnologie e infrastruttura, che potrebbero erodere la quota di mercato di Eni.

  • Regolamentazioni ambientali: Nuove normative ambientali potrebbero aumentare i costi di Eni e ridurre i suoi profitti.

Il mondo sta affrontando una crisi climatica, e i governi di tutto il mondo stanno adottando nuove normative per ridurre le emissioni di carbonio. Queste normative potrebbero aumentare i costi di Eni, poiché la società dovrà investire in nuove tecnologie e infrastrutture per ridurre le sue emissioni.

Ad esempio, l’Unione Europea ha annunciato un piano per ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030. Questo piano potrebbe avere un impatto significativo sulle attività di Eni, poiché la società dovrà ridurre le sue emissioni di carbonio. Nel valutare se “ENI è un buon titolo da comprare a settembre 2023?” bisognerà seguire anche le mosse dell’Unione Europea nel settore energetico.

L’obiettivo di Eni di ridurre le emissioni di carbonio potrebbe influenzare le performance della società in futuro

L’obiettivo di Eni di ridurre le sue emissioni di carbonio è una sfida significativa, ma potrebbe anche avere un impatto positivo sulle performance della società in futuro.

Da un lato, ridurre le emissioni di carbonio potrebbe aumentare i costi operativi di Eni. La società dovrà investire in nuove tecnologie e infrastrutture per ridurre la sua impronta di carbonio. Tuttavia, questi investimenti potrebbero portare a risparmi a lungo termine, poiché Eni potrebbe ridurre le sue spese per l’energia e le tasse sui combustibili fossili.

Dall’altro lato, ridurre le emissioni di carbonio potrebbe migliorare la reputazione di Eni e renderla più attraente per gli investitori e i clienti. I consumatori sono sempre più sensibili alle questioni ambientali, e sono disposti a pagare di più per prodotti e servizi sostenibili.

In conclusione, l’obiettivo di Eni di ridurre le emissioni di carbonio è un’ambizione positiva che potrebbe avere un impatto significativo sulle performance della società in futuro. La società dovrà affrontare una serie di sfide per raggiungere questo obiettivo, ma i potenziali benefici potrebbero essere significativi.

Esempi e numeri

Ecco alcuni esempi concreti di come la riduzione delle emissioni di carbonio potrebbe influenzare le performance di Eni:

  • La società potrebbe risparmiare denaro sui costi per l’energia. Eni è un grande consumatore di energia, e le emissioni di carbonio sono spesso correlate al consumo di energia. Riducendo le sue emissioni di carbonio, Eni potrebbe risparmiare denaro sui costi per l’energia. Ad esempio, la società stima che ridurre le sue emissioni di gas serra del 40% entro il 2030 potrebbe farle risparmiare 7,5 miliardi di euro.
  • La società potrebbe ridurre le sue spese per le tasse sui combustibili fossili. In molti paesi, le tasse sui combustibili fossili sono utilizzate per finanziare la transizione energetica. Riducendo le sue emissioni di carbonio, Eni potrebbe ridurre le sue spese per le tasse sui combustibili fossili. Ad esempio, la società stima che ridurre le sue emissioni di gas serra del 40% entro il 2030 potrebbe farle risparmiare 2 miliardi di euro.
  • La società potrebbe migliorare la sua reputazione e attrarre nuovi clienti. I consumatori sono sempre più sensibili alle questioni ambientali, e sono disposti a pagare di più per prodotti e servizi sostenibili. Riducendo le sue emissioni di carbonio, Eni potrebbe migliorare la sua reputazione e attrarre nuovi clienti. Ad esempio, la società ha lanciato una campagna di marketing per promuovere i suoi prodotti e servizi sostenibili.

Naturalmente, questi sono solo esempi potenziali, e l’effettivo impatto della riduzione delle emissioni di carbonio sulle performance di Eni dipenderà da una serie di fattori, tra cui la strategia di decarbonizzazione della società, le condizioni del mercato energetico e le preferenze dei consumatori.

Alternative di investimento rispetto ad Eni

ENI è un buon titolo da comprare a settembre 2023? Potenzialmente si, ma ci sono anche altre alternative valide da valutare.

Ecco alcune alternative di investimento ad Eni su cui gli investitori interessati al contesto Oil & Gas potrebbero concentrarsi:

  • Repsol: Repsol è una società energetica multinazionale spagnola con sede a Madrid. La società è attiva nella produzione, raffinazione, distribuzione e vendita di petrolio e gas, nonché nelle energie rinnovabili. Repsol è una delle società energetiche più grandi al mondo, con una presenza in oltre 80 paesi.
  • TotalEnergies: TotalEnergies è una società energetica multinazionale francese con sede a Parigi. La società è attiva nella produzione, raffinazione, distribuzione e vendita di petrolio e gas, nonché nelle energie rinnovabili. TotalEnergies è una delle società energetiche più grandi al mondo, con una presenza in oltre 130 paesi.
  • Shell: Shell è una società energetica multinazionale britannico-olandese con sede a Londra. La società è attiva nella produzione, raffinazione, distribuzione e vendita di petrolio e gas, nonché nelle energie rinnovabili. Shell è una delle società energetiche più grandi al mondo, con una presenza in oltre 70 paesi.
  • Enel: Enel è una società energetica multinazionale italiana con sede a Roma. La società è attiva nella produzione, distribuzione e vendita di elettricità, gas e servizi energetici. Enel è una delle società energetiche più grandi al mondo, con una presenza in oltre 30 paesi.
  • Enel X: Enel X è una società di Enel che si occupa di soluzioni energetiche innovative, tra cui mobilità elettrica, smart cities, smart home e servizi di gestione dell’energia. Enel X è una delle società energetiche più innovative al mondo, e sta giocando un ruolo chiave nella transizione energetica.

Queste sono solo alcune delle molte alternative di investimento disponibili agli investitori italiani. Gli investitori dovrebbero valutare attentamente i propri obiettivi di investimento e la propria tolleranza al rischio prima di prendere una decisione.

Fattore di analisiEniRepsolTotalEnergiesShell
Presenza globale (2022)Presente in oltre 70 paesiPresente in oltre 80 paesiPresente in oltre 130 paesiPresente in oltre 70 paesi
Portafoglio di attività (2022)Petrolio e gas, rinnovabili, chimicaPetrolio e gas, rinnovabili, chimicaPetrolio e gas, rinnovabili, servizi energeticiPetrolio e gas, rinnovabili, servizi energetici
Ricavi (2022)80,5 miliardi di euro76,4 miliardi di euro204,4 miliardi di euro182,7 miliardi di euro
Utili (2022)11,7 miliardi di euro8,5 miliardi di euro44,9 miliardi di euro15,8 miliardi di euro
P/E Ratio (2023-09-22)9,9410,2018,1017,40
P/B Ratio (2023-09-22)0,870,961,001,10
Piotroski F-Score (2023-09-22)8787
Altman Z-Score (2023-09-22)3,32,93,32,9
Dividend Yield (2023-09-22)6,7%5,5%4,4%5,1%

Avviso di rischio

Gli investimenti sono soggetti a rischi, tra cui la perdita parziale o totale del capitale investito. Investire in azioni è un’attività complessa che richiede una conoscenza approfondita del mercato finanziario. Prima di investire, è importante valutare attentamente i rischi e le opportunità associati all’investimento.

Dichiarazione di non responsabilità

Il presente articolo non costituisce un consiglio di investimento e non deve essere considerato come tale. L’autore dell’articolo non è un consulente finanziario autorizzato e non fornisce servizi di consulenza finanziaria. Gli investitori dovrebbero consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

Inoltre, il presente articolo non è un’indicazione di supporto o raccomandazione per l’acquisto o la vendita di azioni di ENI. L’autore dell’articolo non ha alcuna posizione in azioni di ENI e non riceve alcun compenso da ENI.

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